
Rivista 3 valli, dicembre 2010
Incontro con due scrittori del Grigioni italiano a Biasca
Alda Fogliani
La serata organizzata da Bibliomedia a Biasca lo scorso 12 novembre ha permesso ai presenti di entrare in contatto con una realtà importante della nostra letteratura. Quella di una minuscola zona di frontiera costituita dal Grigioni italiano che, con il Ticino, rappresenta una parte fondamentale della cultura del nostro Paese. L‘incontro con gli autori Massimo Lardi e Leonardo Gerig è stato un assaggio di quanto questa regione linguistica sa produrre. Chi avesse la curiosità di approfondire la tematica e scoprire un universo letterario di indubbio interesse può iniziare da una pubblicazione curata dalla Pro Grigioni Italiano dal titolo Scrittori del Grigioni italiano: Antologia letteraria (Armando Dadò editore), in cui vengono presentati ben 65 autori. Lo stimolante incontro alla Bibliomedia, è stato animato dal prof. Pietro De Marchi e dalla professoressa Mevina Puorger dell‘Università di Zurigo i quali hanno presentato la raccolta di poesie Sono corvi visti da lontano (editionmevinapuorger, 2010), di Leonardo Gerig, e Il barone de Bassus (L‘ora d‘oro, 2009), romanzo storico di Massimo Lardi.
Con le liriche di Sono corvi visti da lontano, Gerig propone una sorta di diario dallo specchio autobiografico. L‘autore attinge, per alimentare la sua creatività, da una realtà quotidiana che gli appartiene; una realtà vicina al vissuto di tutti noi fatta di ricordi d‘infanzia, di momenti di vita tra villaggi e città ma anche dal contatto diretto con la natura, con il bosco, la campagna, la montagna, il lago, il mare, il cielo passando attraverso le stagioni che caratterizzano il trascorrere del tempo. Tematiche che fanno parte anche del suo universo artistico: Gerig è anche pittore e alcune sue opere sono riprodotte nel libro.
Dal canto suo Lardi con Il barone de Bassus ha dato vita a una biografia romanzata di Tommaso Francesco Maria: un personaggio che più d‘ogni altro incise in modo determinante nelle vicende politiche e culturali della Val Poschiavo, quando essa, per numero di abitanti, censo e peso politico costituiva dopo Coira il Comune più importante del libero Stato delle Tre Leghe. Tommaso Francesco Maria nacque a Poschiavo nel 1742 come semplice cittadino, e morì a Sandersdorf in Baviera nel 1815 come barone e ciambellano di corte; titoli ereditati insieme a vari castelli, latifondi e cinque signorie, da un ramo estinto della sua famiglia. Il barone De Bassus, oltre alle varie attività politiche, fu molto attivo in ambito culturale: autore di testi di pedagogia e di traduzioni, collezionista di opere d‘arte, editore, cultore di musica e mecenate, tra i suoi pupilli anche il musicista Giovanni Simone Mayr, prestigioso maestro di Gaetano Donizetti. Il volume di Lardi apre una finestra attraverso la quale il lettore si affaccia su di un importante pezzo di storia del Grigioni italiano.
La serata è stata piacevolmente intercalata da brani musicali tratti dalla sonatina in re maggiore per violino e pianoforte di Franz Schubert, eseguiti per l‘occasione da Bernhard Pestalozzi (pianoforte) e Madlaina Pestalozzi (violino).