Messaggio del Dr. Angelo Cannizzaro, Arese (MI), 29.11.2021
Racconti del Cavrescio
Carissimo Massimo,
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Ho appena finito di leggere i tuoi freschi, genuini e semplici racconti, con grande godimento.
Freschi e genuini perché rispecchiano la spontaneità della gente e del sentire comune delle tue parti. Semplici, perché scritti in maniera chiara, senza arzigogoli inutili.
I tuoi racconti descrivono infatti la realtà così come si è manifestata, senza indulgere a fantasie o ad arricchimenti che avrebbero nuociuto alla loro spontaneità. D'altra parte, l'apporto fantastico non avrebbe aumentato il loro valore, così,come un vaso non è che cambi forma o dimensione se solo lo si strofini per lucidarlo.
Tra i racconti, ho particolarmente gradito quello su Che Guevara , che mette bene in luce gli abbagli di cui sono rimaste vittime le generazioni sessantottine. Ma sono un po' tutti i racconti che ho letto molto volentieri traendone piacevole diletto. Oltre alle pagine dedicate al nostro "maestro" Corti, quelle dedicate a Ochsensepp mi hanno particolarmente interessato perché rievocano il libro "I Segreti del Vaticano", che avevo acquistato tempo fa dietro tuo suggerimento.
Decisamente gustosi, poi, taluni aneddoti, da leggersi con grande divertimento.
Che altro dirti? Sono lieto di constatare che sei sempre sulla breccia e che non interrompi la tua proficua attività letteraria.
Ti rinnovo il mio grazie, e quello di Tonia, unitamente al nostro saluto più cordiale a Vera ed a te.
Angelo
P.S. Mi affascina il tuo "piccolo mondo", dove mi sarebbe piaciuto concludere la mia esistenza terrena, ma i sogni devono fare i conti con la realtà, in primis con gli impegni (e gli affetti) familiari.